DETENZIONE DOMICILIARE.
Poichè l’impedimento assoluto della madre ad assistere la prole, quale causa che innesca il diritto del padre detenuto di ottenere la detenzione domiciliare, non può essere stabilito in via di generalizzata astrattezza ma deve essere accertato in relazione alle peculiari connotazioni delle singole situazioni, il Tribunale di Sorveglianza, avendo fondato il proprio convincimento circa la inidoneità delle condizioni di salute della donna a costituire impedimento grave all’assistenza dei figli sull’espletamento di attività lavorativa, da parte della stessa, aveva anche l’onere di argomentare anche tenendo conto anche delle circostanze prospettate dalla memoria difensiva.
(Con la decisione in commento la Corte di Cassazione ha annullato la decisione del Tribunale di Sorveglianza di Reggio Calabria di rigetto dell’istanza del padre di detenzione domiciliare per l’impossibilità della madre di occuparsi della prole).
(CORTE DI CASSAZIONE PENALE).